Andiamo alla scoperta di un borgo che lentamente ed inesorabilmente sta morendo. Uno spettacolo affascinante, un’esperienza di viaggio unica al mondo. Inserita fra i borghi più belli d’Italia, infatti, Civita di Bagnoregio è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, un posto che non ti aspetti e che merita sicuramente di essere visitato almeno una volta.
La città che muore perché? Subito immagini che Civita sia uno di quei borghi italiani fantasma che ti catturano per il loro fascino desertico, dove ormai non vive più nessuno da anni. Partiamo dall’inizio e ripercorriamo tutte le tappe di questo viaggio a cominciare dalle idee e dalle suggestioni.
Ma non è cosi… o per dirla tutta non è solo questo… la risposta a tutte le domande è nascosta oltre la citta nuova…
La posizione del borgo di Civita e il paesaggio circostante non sono mai visibili dalla strada, è necessario attraversare a piedi tutto il paese di Bagnoregio per arrivare al belvedere di Bonaventura. E’ qui che si apre ai tuoi occhi uno scenario che non ti aspetti, un paesaggio che sembra sospeso tra cielo e terra, come se fosse uscito dalle fiabe! E in questo caso è giusto dire che la realtà supera di gran lunga l’immaginazione.
Civita è il borgo più antico, di Bagnoregio, arroccato a 484 metri di altezza sul livello del mare, isolato rispetto al paese più moderno. Sorge su un promontorio tufaceo fiancheggiato ai lati da due profondi canyon il Rio Chiaro e il Rio Torbido. Una scenografica vallata abbraccia il borgo, scolpita dal vento e dalla pioggia. Modellata dallo scorrere delle acque ha favorito la comparsa di numerosi Calanchi. Civita sembra così sospesa tra cielo e terra isolata dalla terra ferma da un paesaggio che a tarda sera somiglia tanto a un silenzioso mare in tempesta. Il borgo, dove il tempo sembra si sia fermato, si raggiunge a piedi percorrendo il solo ponte in pietra e cemento che le collega.
E’ stato Bonaventura Tecchi a definirla “la città che muore”… Il Motivo? Il colle su cui poggia si sta piano piano erodendo a causa dei due torrenti sottostanti delle piogge e del vento. Per la sua posizione esposta continuamente ai venti e il colle di tufo su cui sorge. Lo sperone su cui poggia si sta piano piano erodendo, infondendo in chi la guarda da lontano quel senso di fragilità e delicatezza. Per queste sue caratteristiche è sicuramente uno dei luoghi più affascinanti da visitare, prima magari che qualche crollo più consistente ne mini del tutto la fruibilità.
Per la sua particolare bellezza Civita di Bagnoregio ha fatto da sfondo a numerosi set cinematografici più o meno famosi. come I due colonnelli del 1962 con Totò, Contestazione generale del 1971 con Alberto Sordi, lo sceneggiato tv Pinocchio del 2009 ed alcune scene di Questione di karma, film del 2017 con Fabio De Luigi.
Cosa sapere
L’accesso al paese, dal 2013, ha un costo di 3 euro nei giorni feriali e 5 euro in quelli festivi, un contributo per i continui lavori di stabilità necessari.
Quando andare
E’ possibile visitare civita in ogni momento dell’anno. Di giorno ma anche di sera o di notte, quando meno affollata e regala scorci più romantici, con le luci accese che la fanno somigliare ad un fragile presepe.
Come arrivare
Civita di Bagnoregio si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo. Se provieni da nord, puoi uscire dalla A1 ad Orvieto e seguire le indicazioni per Bagnoregio, distante meno di 20 km. Se provieni da sud, l’uscita consigliata è quella di Orte per poi imboccare la superstrada per Viterbo, uscire a Bagnaia-Montefiascone e seguire il percorso della SP Teverina fino al borgo. Da Civita di Bagnoregio la distanza da Roma è di 125 km, percorribili mediamente in meno di due ore.
Cosa vedere
Il panorama innanzitutto. E poi la chiesa di San Donato. I vicoli pittoreschi. La piazza. I mille scorci magici.
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