Italia in maschera un viaggio fra i carnevali della penisola. Da nord a sud, i luoghi dove celebrare in modo folle… la festa più folle di tutto l’anno!

Italia in maschera un viaggio fra i carnevali della penisola! Iniziamo, dunque, il nostro viaggio da Venezia, che ha fatto del suo carnevale una degli appuntamenti più importanti lungo la penisola. Il Carnevale veneziano è noto in tutto il mondo per il fascino che esercita e il mistero che lo contraddistingue. Sarà merito del panorama che fa da sfondo alla festa, oppure per le bellissime maschere che durante i giorni del carnevale si spargono per i vicoli della laguna, fatto sta che ogni anno si ricrea quella magia senza tempo, che caratterizza da sempre il carnevale veneziano e fa accorrere visitatori da ogni parte d’Italia. Ogni anno, il carnevale di Venezia si apre con il volo della colombina, un’evento sicuramente da vedere che vede la partecipazione di una ‘madrina’ d’eccezione sempre diversa, quest’anno infatti è stata la volta di Claudia Marchiori. (18-28 febbraio: http://www.carnevale.venezia.it)

Ma se per voi Venezia non è proprio dietro l’angolo, il Carnevale dei Figli di Bocco può essere una valido sostituto, dato che ricorda molto da vicino il carnevale veneziano e le sue eleganti maschere barocche. Siamo in Toscana, più precisamente a Castiglion Fibocchi, un piccolo borgo medievale in provincia di Arezzo. Qui, i cosiddetti Figli di Bocco (un’associazione culturale del paese) organizzano la rievocazione della tradizionale festa a corte in maschera, un evento che azzerava qualsiasi estrazione sociale e coinvolgeva ogni ceto popolare. Oggi, ben duecento figuranti in costume e con il volto coperto dalle tradizionali maschere veneziane, passeggiano per le strette vie del borgo aretino. Lo spettacolo, si conclude con il grande falò del re Bocco, che decreta la fine dei festeggiamenti. (domenica 12 e domenica 19 febbraio: www.carnevaledeifiglidibocco.it)

Rimanendo in Toscana, il carnevale più popolare è sicuramente quello viareggino. Qui, i protagonisti indiscussi della festa sono i carri del carnevale. Una tradizione che si ripete dal 1873, quando un gruppo di rivoluzionari – per protestare contro la pressione fiscale – organizzò una sfilata di carri allegorici realizzati dalle maestranze del porto. Da quella data storica, ogni anno il carnevale di Viareggio ripropone una sfilata di carri allegorici di grandi dimensioni (possono raggiungere i 20 metri di altezza e 12 in larghezza).  I temi satirici scelti sono sempre diversi e di natura politica o sociale. Le sfilate si tengono sul celebre lungomare e vengono chiamati “Corsi Mascherati”. Al martedì grasso, viene decretato – per mano della giuria – il nome del carro vincitore della sfilata e la festa si chiude con un magnifico spettacolo di fuochi artificiali. (Le sfilate si tengono il 5, 12, 18, 26 e 28 febbraio; www.ilcarnevale.com)

Corsi mascherati caratterizzano anche il carnevale di Cento in provincia di Ferrara, che si fregia del titolo di Carnevale d’Europa. La formula è simile a quella del carnevale di Viareggio anche se il numero di carri è decisamente minore. Ma cio’ che rende unico il carnevale di cento è il rinomato gettito  durante la sfilata di coriandoli caramelle e peluches e gadget di ogni forma e colore dai carri del carnevale. L’evento si conclude con il Tasi, la maschera tipica, che viene data alle fiamme a simboleggiare la morte del Carnevale. (Sfilate 12-19-26 febbraio e 5-12 marzo; www.carnevalecento.com.)

Il carnevale più antico d’Italia, tuttavia, è di Ivrea, in provincia di Torino, ed è famoso per la sua popolare e spietata battaglia delle arance che si combatte la domenica, successiva al martedì grasso. Si tratta della rievocazione di un lotta contro i tiranni, alla quale nessuno che si trovi in città può sfuggire. Per non diventare un bersaglio di eventuali lanci, l’unico modo è indossare un berretto rosso, ma spesso non è sufficiente per essere coinvolto in battaglie all’ultima arancia. (domenica 26 febbraio, lunedì 27 febbraio e martedì 28 febbraio www.storicocarnevaleivrea.it)

Proseguendo il noostro itinerario nell Italia in maschera un viaggio fra i carnevali della penisola, si chiude in Basilicata, con il primo e unico carnevale green d’Italia, caldeggiato da Brickscape. Si tratta del carnevale di Satriano, un piccolo paese nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Qui, le persone si vestono da alberi e, completamente ricoperte di edera, bussano alle porte delle case per annunciare l’arrivo della primavera. Il Carnevale dei Rumita (così è denominata la maschera, da ‘eremita’) ha origini antichissime e precristiane, ma è diventato, ai nostri giorni un evento totalmente green. Nei bar si usa esclusivamente materiale biodegradabile, i prodotti sono a chilometro zero, vengono piantati alberi e promosse iniziative per il rispetto dell’ambiente. Chi cerca un carnevale veramente inconsueto e fuori degli schemi, non dovrebbe lasciarsi sfuggire quest’occasione (sabato 25 e domenica 26 febbraio 2017 www.alparcolucano.it.)