Chiara Pagliochini lettrice scrittrice viaggiatrice e blogger, tre romanzi nel cassetto e molto altro in testa, è una delle due teste pensanti che animano il blog Viaggiascrittori. Nell’occasione del suo debutto come blogger friend di Brickscape, abbiamo colto l’occasione per conoscerla meglio e farle qualche domanda.
Chiara Pagliochini lettrice scrittrice viaggiatrice e blogger, dopo l’intervista a Marco Tamborrino (l’altra metà dei Viaggiascrittori), adesso vogliamo sapere qual è la tua versione sulla nascita del vostro blog!
Il blog è nato un po’ come nasce l’idea per un romanzo, per caso. Camminavo per le campagne umbre con mia madre. Di lì a poco avrei fatto dei bei viaggi all’estero, le Canarie, l’Irlanda… D’un tratto ho pensato: «Sarebbe bello avere uno spazio in cui parlare di queste cose, per non perderle». Così, su due piedi, ho proposto a Marco di dar vita a un blog di viaggi. Come ha raccontato lui, una gita a Firenze è stata l’occasione per cominciare a scrivere.
Qual è il tuo rapporto con la scrittura di viaggi? Quali sono le tue fonti d’ispirazione?
Prima del blog non avevo mai scritto di viaggi, fatta eccezione per un diario di una tragicomica vacanza a Ponza, tanti anni fa. Letteratura di viaggio ne conosco poca, ma sto cercando di approfondire. Quello che mi spinge a scrivere di viaggi è l’amore che ho per la scrittura in generale e per ogni cosa bella che vedo. In questo le mie fonti d’ispirazione sono gli scrittori che amo: i classici russi e inglesi, la letteratura americana, pochi italiani ma buoni, uno su tutti: Pavese.
Qual è stato il viaggio che ti ha fatto venire voglia di scrivere? E quale libro (o articolo) ti ha fatto venire voglia di viaggiare?
Il primo viaggio che mi ha davvero tirato fuori la scrittura è stato l’Irlanda: quando sono tornata ero piena di suggestioni, di racconto. Il libro invece è la Trilogia della frontiera di Cormac McCarthy: mi ha fatto venire un’irrefrenabile voglia di visitare il Messico. Non ancora soddisfatta.
Ultimo libro letto?
Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli. Per puro caso un libro di viaggio! In lettura Roderick Duddle, un romanzo di Michele Mari.
Quale è stato il viaggio più importante per Chiara Chiara Pagliochini lettrice scrittrice viaggiatrice e blogger? E qual è la destinazione che tu vorresti assolutamente visitare?
Il viaggio più importante: la prima volta che sono andata a Milano per incontrare Marco. Non bisogna andare lontano per cambiare la propria vita. Sulla destinazione da visitare non saprei scegliere: ho visto talmente poco del mondo che non vedo l’ora di partire. Per dove? Qualsiasi posto.
Un luogo che ti è rimasto nel cuore e che consiglieresti?
Il mio cuore vaga ancora tra gli acquitrini e le colline erbose del Connemara, in Irlanda. È lì tra un’abbazia in rovina e una pecorella, proprio lì dove mi è scesa una lacrima perché non volevo ripartire.
Vivi a Bologna, che è una città meravigliosa, ricca di cultura, eventi e bellezze spesso poco conosciute. Potresti indicare ai lettori del blog di Brickscape un posto da vedere o un evento da non perdere?
Secondo me l’esperienza più bella da fare a Bologna è percorrere il portico di San Luca fino al Santuario in cima al Colle della Guardia. Da lassù c’è una splendida vista sulla città, ma si è quasi in campagna. Di eventi da non perdere a Bologna ce ne sono tanti, ma i miei preferiti in assoluto sono Arte Fiera e il Children’s Book Fair.
Hai frequentato una scuola di scrittura, la Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli. Che cosa ti ha insegnato questo percorso?
Mi ha insegnato che la scrittura non è solo solitudine e ispirazione, ma anche collaborazione e “mestiere”. A Bottega Finzioni si lavora sia sulla narrativa sia sulla scrittura per cinema, tv e serie animate, cercando di dar vita a progetti che possano concretizzarsi. Secondo me, oggi chi vuole vivere di scrittura deve essere il più possibile versatile e sperimentare molte forme.
Non è che per caso hai nel cassetto un racconto, un romanzo o una sceneggiatura che vorresti pubblicare?
Tre romanzi “fisicamente” nel cassetto, decine di racconti sparsi per il web, poesie a pioggia e anche un progetto per un cartone animato. Editori, fatevi avanti!
E, in caso affermativo, si tratta di qualcosa che riguarda il viaggio?
Mi piacerebbe scrivere delle guide di viaggio per bambini. Adoro gli albi illustrati e la letteratura per l’infanzia. Vorrei trovare del tempo per lavorare a questo progetto.
Che cosa ne pensi del turismo esperienziale? Può essere un nuovo modo di viaggiare e una prospettiva diversa di arricchimento culturale?
Penso che il turismo esperienziale sia un modo unico per calarsi nella cultura e nel modo di vivere locale. Chi guarda dal di fuori vive un luogo da turista, ne è magari affascinato, ma c’è sempre una distanza. Chi invece “si sporca le mani” con l’esperienza vive davvero un posto, una tradizione, una cucina, e ne porta via un po’ con sé.
Chiara Pagliochini lettrice scrittrice viaggiatrice e blogger è una delle blogger friend di Brickscape!