Alla Scoperta dell Abbazia di San Giusto al Pinone. Restauro e conservazione dei beni culturali come elementi portanti del turismo esperienziale
E’ con emozione che parto alla Scoperta dell Abbazia di San Giusto al Pinone. Penso che in ogni paese o città ci sia sempre almeno un monumento che è il simbolo dell’incuria, del tempo che passa e che provoca un senso di incompiutezza che avvolge tutta la comunità…
Sin da quando ero bambina, questa Chiesa mi ha sempre affascinata. La sua architettura è di stile romanico, semplice e puro. La sua incompiutezza ha sempre esercitato una forte attrazione su di me. La sua è una storia comune a tanti monumenti culturali minori del nostro Paese ed è iniziata nel lontano 1200 d.C..
Andare alla Scoperta dell Abbazia di San Giusto al Pinone, ci permette di scoprire la Chiesa omonima, che è un perfetto esempio di stile romanico – di influsso francese – nel cuore della Toscana. E’ stata eretta in una posizione ottimale, nelle parti alte e boscose del Montalbano, nelle vicinanze di Pietramarina, in un crocevia delle antiche strade del pellegrinaggio medioevale. Dai documenti d’epoca, si evince il suo destino infelice che, pur mantenendo fede alla struttura originaria, ha imposto alla struttura numerosi, ma provvisori restauri. Le testimonianze, appunto, ricordano che fino al 1725 in questo luogo sacro veniva officiata la Messa dal parroco di Verghereto.
Dall’Ottocento in poi la Chiesa, però, venne abbandonata e progressivamente si ridusse a rudere. San Giusto, così’, ha visto in nove secoli l’alternarsi di abbandoni e successivi ripristino, fino ad arrivare ai nostri giorni. Sarà il suo destino anche per i prossimi secoli e possiamo fare qualcosa per opporci a questo?
Una risposta forte è stata data dalla comunità che ha scelto nel Febbraio dell’anno scorso di costituire formalmente l’Associazione culturale Amici di San Giusto, con sede in Carmignano e con l’obiettivo di lavorare per la salvaguardia della bellissima Abbazia.
L’obbiettivo è quello di raccogliere fondi, promuovere eventi, valorizzare sul piano territoriale e culturale l’Abbazia affinché questo importante bene del XII secolo, resti in vita come patrimono fruibile e testimonianza artistica e antropologica di circa otto secoli fa.
Restauro, conservazione e promozione intesi come elementi di sostegno al turismo esperienziale, che sostengano questa preziosa architettura e la rendano fruibile attraverso visite guidate, attività sul posto ed eventi coinvolgenti a livello turistico.
Nel novembre scorso l’associazione ha promosso l’abbazia quale Luogo del Cuore nella nota campagna promossa dal Fondo Ambiente Italiano (FAI). In questo anno sono stati organizzati importanti eventi che hanno “prestato” l’ambiente sacro alla scenografia, al teatro, alla musica e all’arte in genere. L’altare imponente della chiesa e la suggestiva atmosfera che vi si respira compresa la sua irresistibile precarietà ma anche maestosità ha fatto da sfondo a numerosi eventi pubblici.
Anche Brickscape non è insensibile alla richiesta di partire alla Scoperta dell Abbazia di San Giusto al Pinone e di sostenerne la rinascita attraverso un restauro e una valorizzazione sul territorio.
Alcuni degli eventi, organizzati dall’associazione questa estate, hanno visto la il luogo di raccoglimento e riflessione quale contesto ideale per l’installazione delle opere d’arte, concerti, spettacoli teatrali e l’osservazione delle stelle. Per gli amanti della cultura, dell’archeologia, delle passeggiate e della mountain bike, questo è proprio il contesto ideale: da queste parti, infatti, si possono realizzare i più interessanti percorsi che partono da San Giusto al Pinone e legano i siti archeologici di Pietramarina con altri punti di interesse storico-culturale.
Un progetto di conservazione, che non fa di un luogo d’arte uno spazio precluso ai viaggiatori, ma che punta al loro totale coinvolgimento esperienziale ed emozionale.