L’Abbazia di Monte Corona ad Umbertide, un luogo da scoprire con lentezza, si trova a soli trenta chilometri da Perugia. La blogger friend di Brickscape, Marta Ercoli (di Tuqui) ci guida alla scoperta di un luogo perfetto per abbinare storia, arte e cultura con esperienze in viaggio davvero uniche.
L’Abbazia di Monte Corona ad Umbertide, un luogo da scoprire con lentezza è uno dei tanti esempi di come scoprire luoghi straordinari e poco conosciuti in Italia.
Ci sono tanti modi di viaggiare e scoprire l’Umbria, ma solo con il ritmo giusto si possono vedere i particolari e fermare immagini per la vostra memoria, una volta che sarete tornati a casa. Il ritmo giusto, se visitate un’abbazia ai piedi di un monte nella campagna del cuore verde d’Italia, ve lo dà il silenzio, l’odore di incenso, le pietre cariche di storia e un raggio di sole che entra da una finestra.
L’Abbazia di Monte Corona si trova vicino ad Umbertide, a una trentina di km da Perugia, è conosciuta anche con il nome di San Salvatore, dal medioevo fino al 1860 circa fu uno dei più importanti centri religiosi e produttivi. È posizionata alle pendici del Monte Acuto, dove in cima si trova l’Eremo, molto spesso legato in maniera strettissima alla sua storia.
L’Abbazia comprendeva diverse strutture: alloggi per i pellegrini, celle per i monaci infermi o anziani che non potevano più vivere nell’Eremo, una biblioteca e una farmacia, dove i religiosi vendevano i loro rimedi per la malaria conosciuti in tutta Italia.
Fate il vostro ingresso dalla porticina laterale della chiesa, sarete avvolti in una nuvola di incenso che vi dà il benvenuto nella Cripta. Pilastri e colonne di recupero, provenienti probabilmente da una struttura pagana o paleocristiana preesistente, decorano in modo elegante ed essenziale lo spazio. Lasciate che il tempo scorra senza che voi ve ne accorgiate per scoprire i particolari di questo luogo, come quello del viso intagliato in uno dei pilastrini, che non vedrete mai se non avrete pazienza o attenzione per quello che vi circonda.
Da qui si può salire sopra, nella Chiesa dedicata a Santa Sofia, divisa in due corpi da una scalinata. Nella parte alta, più antica, spiccano indubbiamente il ciborio, i dipinti e le decorazioni geometriche bianche, blu e rosse dell’abside. Sempre lentamente, vi invito a girare attorno al ciborio, intagliato da mani esperte nel VIII sec. d.C., per osservare i bellissimi rilievi decorativi e i due pavoni.
E mentre siete con le spalle al coro di legno, potrebbe capitarvi di vedere un raggio di sole entrare di scorcio dalla finestra sotto la quale un groviglio di motivi floreali decora la parte opposta all’altare.
E’ questo il ritmo che dovete cercare mentre visitate l’Abbazia di Monte Corona ad Umbertide, un luogo da scoprire con lentezza. Altrimenti, come avrei potuto accorgermi di tutto quello che è racchiuso in un’abbazia di campagna, se non mi fossi accordata al suo ritmo?