Due chiacchere con Luciana Lettere blogger di www.madeforwalking.it e BrickScape blogger friend.

 

Come è nata la tua passione per i viaggi?

 

E’ nata per il mio papà. Lui come secondo lavoro organizzava viaggi per un’agenzia e grazie a lui ho iniziato a viaggiare all’età di 0 anni. Durante l’anno si viaggiava tanto, e l’estate poi si facevano lunghi viaggi di venti giorni. Sin da piccola ho potuto conoscere bene l’Italia e l’Europa. Adesso a causa di un problema di salute non può viaggiare più come faceva prima e non ha potuto visitare gli altri continenti, ma li può vedere attraverso i miei occhi e i miei racconti, perché quando viaggi porti sempre con te un pezzettino di cuore dei tuoi cari.

 

Qual è stato il tuo viaggio più bello?

 

Al momento quello più bello è stato in Messico. Un viaggio durato quasi un mese e preparato da sola in circa due mesi. Durante le settimane prima di partire mi sono informata tantissimo sulla storia, cultura e natura del posto, scegliendo in base ai miei gusti le tante tappe del viaggio. A volte, sempre prima di partire, di notte mi capitava di sognare quei luoghi, i panorami, i siti archeologici e i colori del Messico. La cosa più straordinaria è stata arrivare lì e vedere con i miei occhi tutto quello che avevo immaginato e sognato e capire che sono una perfetta organizzatrice di viaggi, proprio come il mio babbo!

 

E quale è stata l’esperienza di viaggio più affascinante che ti è capitato di fare?

 

Sicuramente il viaggio a piedi da Brindisi a Matera. Con un’associazione di escursionismo mi sono messa in viaggio per otto giorni affrontando circa 240 km a piedi. Vedere all’orizzonte Matera dopo tutta quella strada è stata un’esperienza unica. Quando sei in cammino, i problemi e le ansie spariscono. Si ritorna a emozionarsi per poco: un bicchiere d’acqua offerto lungo la strada da uno sconosciuto, mangiare un frutto o un panino sotto un albero all’ombra, scambiare sorrisi con i tuoi compagni di viaggio e godere della bellezza dei paesaggi per non pensare alla fatica.

Esperienza fantastica, che consiglio a tutti di fare. Riempite i vostri zaini con poche cose, allacciate bene le scarpe e mettetevi in cammino.

 

Come nasce il tuo blog www.madeforwalking.it e qual’è l’obbiettivo che ti sei prefigurata di raggiungere attraverso i tuoi articoli?

 

Made For Walking mi piace definirlo un “walking blog” e nasce come un diario online dove racconto le scoperte fatte durante le mie piccole grandi camminate. Nei racconti pubblicati lo scopo è sempre stato semplice e chiaro: promuovere il camminare come unico vero mezzo di conoscenza del proprio territorio o di un luogo che si sta attraversando. La scrittura, insieme all’aiuto delle foto pubblicate sul blog, ha incuriosito tante persone che in privato hanno incominciato a contattarmi, chiedendomi espressamente di unirsi in cammino con me. Da qui quindi l’idea di fondare un’associazione che potesse riunire tanti viandanti e camminatori in erba, con la voglia di sperimentare con le proprie gambe, i benefici e le scoperte che il camminare porta con se. E così è stato. Nel dicembre 2015 nasce l’associazione Made For Walking.

 

Puoi spiegare ai lettori del blog di Brickscape come funziona il tuo progetto Take Walks in Puglia?

 

Da pochi mesi l’associazione ha iniziato a organizzare appuntamenti escursionisti ogni mese, con itinerari a piedi che hanno toccato tutto il territorio salentino fino alla provincia di Taranto. Ogni evento ha avuto il titolo immediato in inglese di “Take Walks In Puglia”. Le camminate dell’associazione si sono sempre distinte per una componente: l’incontro con dei “testimoni” o meglio con dei Genius Loci. La convinzione è che qualsiasi strada e cammino sono pieni di storie da raccontare,  perché leggere un paesaggio è un po’ come leggere un libro, un libro però non reperibile in biblioteca. Durante le camminate quindi dell’associazione avvengono incontri magici con persone che hanno vissuto quei luoghi o che in qualche modo possono raccontare qualcosa di speciale e che suoi libri ancora non è stato scritto. Persone che hanno forti connessioni con quei luoghi e che si impegnano a tutelarli.

La Puglia, la tua regione e il tuo amore. Quali sono le mete meno battute che consiglieresti di visitare?

 

Si dici bene: la Puglia, la mia regione e il mio amore. Non vorrei essere nata in nessun altro luogo del mondo. Mi sento molto fortunata ad essere nata e cresciuta qui. Al momento credo che sia una delle regioni più in fermento d’Italia. Il trend turismo è fortemente in crescita anno per anno, e ne sono felice. Ma ancora c’è tanto lavoro da fare. Purtroppo in Salento abbiamo un grande problema da affrontare, ed è quello della mancata valorizzazione dell’entroterra. Purtroppo ancora oggi nel 2016 riceviamo tanti turisti, che visitano solo il capoluogo e poi scappano a fare vacanza al mare in località gettonatissime come Otranto, Gallipoli e Porto Cesareo. Quindi a tutti questi visitatori dico: non venite qui solo per il mare, ma scoprite tutti i meravigliosi centri storici dei paesi dell’entroterra come Nardò, Galatina, Specchia, Melpignano, ecc. e soprattutto fate lunghe passeggiate nelle campagne tra gli uliveti e le tante testimonianze archeologiche e storiche.

 

Raccontaci una delle esperienze più belle da vivere in Puglia.

 

Una delle esperienze più belle potrebbe essere proprio un viaggio a piedi. Si sbaglia quando si pensa alla Puglia come un territorio dai paesaggi monotoni e sempre uguali visto la sua natura tendenzialmente pianeggiante. Dal Salento si può risalire e raggiungere a piedi la Valle d’Itria e la splendida Terra delle Gravine, oppure dalla Terra di Bari raggiungere l’incredibile Gargano, dove delle vere e proprie foreste vi aspettano. Per non parlare delle Riserve Naturali e Parchi Regionali della Puglia: tutti da esplorare e scoprire rigorosamente a piedi.

 

Dove è nata la tua passione per la scrittura e quali sono le tue principali fonti d’ispirazione in termini di libri, riviste e quant’altro?

 

Credo che la mia passione per la scrittura provenga dal mio cognome. Informandomi sull’origine del mio cognome sono venuta a conoscenza che molto probabilmente un mio antenato è stato un letterato. Probabilmente è stato lui! A parte gli scherzi adoro i grandi classici della letteratura e il mio libro preferito al momento è, infatti, “Cime Tempestose” di Emily Bronte (insuperabile). Altro genere che adoro è la letteratura da viaggio (Kerouac, Chatwin, ecc.), e quando viaggio porto sempre con me e dovunque una Lonely Planet. Sarebbe fantastico un giorno poter scrivere per loro, magari proprio sulla mia Puglia.

 

Cosa ne pensi del turismo esperienziale?

 

Penso che sia l’unico turismo possibile nel futuro, e che le agenzie di viaggio e tour operator, per sopravvivere alla disintermediazione, debbano occuparsi solo di questo tipo di offerte. Proporre un contatto vero con la comunità locale e la conoscenza autentica di un territorio, sono le uniche cose che possono fare ancora la differenza in una proposta commerciale.