Paolo Aramini, una penna dall’Umbria per Brickscape… uno che ama la propria regione in modo totale e viscerale. Paolo è uno dei nostri blogger friend, abbiamo quindi colto l’occasione per intervistarlo e chiedergli qualche consiglio…
Paolo Aramini, una penna dall’Umbria per Brickscape… – Racconta l’Umbria e la descrive nei suoi lati più nascosti e ne descrive il quotidiano in alcune importanti web magazine locali.
Passione per i viaggi o scrittura nella sua dimensione web? Quale è la molla che ti ha spinto a diventare blogger?
Indubbiamente la passione per la scrittura nella sua dimensione digitale. All’indomani del 30 Ottobre 2016, una data che da chi vive in Umbria viene tristemente ricordata per i violenti episodi sismici che hanno colpito la Valnerina ed il suo comprensorio, c’era bisogno di qualcuno che raccontasse l’identità di questi luoghi profondamente feriti affinché non scomparisse tra le macerie di un futuro drammaticamente incerto.
Come è nata la collaborazione con AboutUmbria e Umbriatouring?
Nella civiltà della rete, in cui a prevalere sui contenuti è una forma terribilmente essenziale e sintetica, c’è ancora qualcuno che ha voglia di leggere e di lasciarsi ispirare.
Raccontare un territorio significa raccontare emozioni ed ho riscontrato, nei progetti editoriali proposti da AboutUmbria ed UmbriaTouring, un’impostazione molto simile a quella di cui sono un convinto sostenitore.
Paolo, puoi raccontare ai lettori di Brickscape, qual’è il tuo luogo del cuore in Umbria?
Sicuramente il luogo in cui sono nato e cresciuto, l’Altipiano di Chiavano: un angolo di Valnerina lontano dagli itinerari tradizionali e forse, proprio per questo, straordinariamente autentico ed incorrotto. “All’orizzonte di ogni campo c’è sempre un paese”, così il geografo francese Henri Desplanques descrisse la Valnerina, una sintesi straordinariamente calzante che descrive fedelmente l’Altipiano di Chiavano, un luogo bello perché funzionale, per la natura e per l’uomo.
Borghi di campagna, eccellenze gastronomiche ispirate alla secolare tradizione casearia tipica dell’Appennino, sentieri, edicole sacre e piccole chiese montane, una sorta di Umbria nell’Umbria.
A tuo insindacabile giudizio – quale esperienza consiglieresti di fare in Umbria, fra quelle del nostro motore di ricerca?
La caccia al tartufo, senza ombra di dubbio. Scoprire un territorio significa vivere un’esperienza a 360° gradi, capace di valorizzarne ogni componente.
Partecipare a questa attività coinvolge tanto lo spirito e quanto il corpo: panorami mozzafiato che restituiscono serenità, sentieri che trasmettono pace interiore lungo i quali sgranchirsi le gambe dalla sedentarietà della routine, degustare le eccellenze gastronomiche che rendono celebre l’Umbria: non credo vi sia da aggiungere altro.
Che cos’è per te il turismo esperienziale?
Turismo esperienziale è sinonimo di unicità e qualità, due delle componenti che contraddistinguono l’Umbria. Esperienze di viaggio che alimentano emozioni, capaci di connotare una destinazione turistica oltre il suo posizionamento sul mercato turistico, restituendole la sua vera identità.
“Non solo souvenir”, è questo probabilmente il concetto che meglio sintetizza il significato di turismo esperienziale. Basta un clic per acquistare un qualunque prodotto turistico ma è l’unicità della destinazione e delle esperienze ad essere ricordate nel tempo.
Cosa ti ha colpito di Brickscape? Perché hai scelto di diventare un dei nostri blogger friends?
Indubbiamente la completezza del portale, un vero è proprio unicum all’interno del quale trova visibilità tanto il prodotto turistico territoriale propriamente inteso quanto l’offerta commerciale attraverso la quale il territorio diventa fruibile sul mercato.
Ho scelto di diventare uno blogger friend di Brickscape perché credo nella condivisione delle esperienze (qualunque esse siano). Un processo apparentemente semplice, dietro il quale si nasconde la più grande opportunità che la rete possa fornire.
Paolo Aramini, una penna dall’Umbria per Brickscape… è un articolo di Brickscape